Pubblicare un libro: editore o self-publishing?

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Pubblicare un libro: editore o self-publishing?

Qual è la soluzione migliore per pubblicare un libro e ottenere il massimo in termini di visibilità e successo?
Diciamo subito che ogni libro ha vita propria e non è detto che la soluzione migliore sia sempre la stessa. Molto dipende dal pubblico di riferimento per il quale l’autore scrive e dall’obiettivo che l’autore stesso si è prefissato.
Vediamo ora le tre opzioni più comuni per pubblicare un libro e analizziamo poi di ciascuna soluzione vantaggi e svantaggi:

1. editore
2. self-publishing
3. tipografia

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EDITORE

Pubblicare un libro con un editore è la strada più classica, più istituzionale e più autorevole. Un editore – soprattutto se rinomato – darà ulteriore valore al proprio libro, ne curerà tutta la realizzazione (dalla correzione di bozze alla distribuzione in libreria) e organizzerà anche la promozione del libro, attraverso eventi e presentazioni.

Vantaggi del pubblicare un libro con un editore:

a) L’editore si occupa di ogni aspetto legato alla realizzazione vera e propria del libro, una volta ricevuto il manoscritto dall’autore: correzione di bozze, impaginazione, stampa, distribuzione in libreria.

b) In genere, un editore dovrebbe curare anche la fase di promozione del libro, e organizzare un calendario di presentazioni del libro in diverse città, facilitando la conoscenza dell’autore.

c) Pubblicare un libro con un editore famoso è senza dubbio un vantaggio per l’autore, che acquista credibilità agli occhi dei lettori.

Svantaggi del pubblicare un libro con un editore:

a) L’autore, accordandosi con l’editore, dovrà firmare un contratto che prevede la cessione dei diritti d’autore per un determinato numero di anni, che di norma è vent’anni. Questo significa che se il libro dovesse andare molto bene e l’autore volesse cambiare editore e cercarne uno con condizione economiche migliori, sarebbe vincolato per vent’anni. Alcuni editori propongono contratti di durata inferiore (cinque anni), altri propongono contratti limitati a un determinato numero di edizioni, da pubblicare entro un determinato periodo. L’autore sarà comunque vincolato.

b) Sottostando alla linea grafica dell’editore, l’autore non potrà scegliere la grafica del libro e della copertina così liberamente come la potrebbe scegliere pubblicando da sé. Se questo non è un problema nel caso di un romanzo, potrebbe esserlo per quei libri quali manuali o saggi o dispense legate a un determinato corso o progetto commerciale, dove l’autore vuole mantenere un proprio stile e una propria comunicazione visiva. Scrivendo come ghostwriter, ho spesso riscontrato questa esigenza da parte dei miei committenti.

c) I proventi sono molto bassi: gli autori emergenti difficilmente possono guadagnare più del 10% dal prezzo di copertina. Si rinuncia in sostanza alla possibilità di “guadagnare” dal libro affidandosi però all’autorevolezza che potrebbe derivare dall’essere pubblcati da un editore (anche se oramai il mondo dell’editoria sta cambiando e anche il mercato del self-publishing sta ottenendo pari dignità).

Consigli per chi decide di pubblicare un libro con un editore:

a) Verifica sempre bene tutte le condizioni contrattuali (durata della cessione dei diritti d’autore, provvigione riservata all’autore).

b) Assicurati che il tuo editore, oltre a prendersi cura della stampa e della distribuzione del libro, attui anche un piano di promozione del titolo.
c) Assicurati che il titolo sia disponibile per essere acquistato online.

d) Diffida sempre da quegli editori che ti chiedono un contributo economico (spesso anche importante: 2000-2500 euro) per coprire le spese di stampa o produzione del titolo. Stampare 500 copie in digitale costa molto meno: se l’editore ti chiede di essere pagato, significa o che ti sta truffando o che non crede seriamente nel tuo libro.

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SELF-PUBLISHING

Il self-publishing è un servizio offerto da diversi siti o portali che permettono di stampare il proprio libro (basta solo caricare il file di stampa online) e di venderlo online attraverso il loro stesso sito, spesso finendo anche sui principali Bookstore italiani e internazionali: Amazon, Apple ibook Store, Burne&Noble, Ibs, Feltrinelli, Dea Store, Mondadori, Hoepli, Ultima Books.

Non è raro il caso di autori che inizialmente hanno pubblicato il proprio libro in questo modo e successivamente hanno destato l’attenzione e l’interesse di un editore. È successo, per esempio, a E.L. James, con “50 sfumature di grigio” (oggi edito da Random House) o di Anna Premoli, con “Ti prego, lasciati odiare”, che è stata notata dall’editore Newton Compton e che poi ha vinto il Premio Bancarella 2013.

Vantaggi del pubblicare un libro attraverso il self-publishing:

a) gestione diretta delle vendite e dei ricavi, che sono più alti di quelli che si otterrebbero con un editore (fino al 60% del prezzo di copertina). A riguardo, consiglio Lulu.com.

b) Maggiore possibilità di personalizzare la grafica del libro (copertina, carattere di stampa, dimensioni del libro).

c) presenza online sui principali bookstore italiani e internazionali (agli autori italiani consiglio Narcissus.me).

Svantaggi del pubblicare un libro attraverso il self-publishing:

a) si è comunque vincolati alle opzioni di stampa del portale di self-publishing. Su Lulu.com, per esempio, è possibile scegliere di stampare in b/n o a colori, ma non è possibile stampare un libro in b/n con all’interno un inserto di 8 pagine fotografiche a colori.

b) la promozione del libro è tutta a carico dell’autore, che dovrà utilizzare anche i social network per fare conoscere la sua opera.

c) manca la distribuzione nelle librerie, a meno che l’autore non se ne faccia carico ordinando un determinato numero di copie dal sito di self-publishing e poi distribuendole ai librari interessati.

Consigli per chi decide di pubblicare un libro attraverso il self-publishing:

a) assicurati che il sito o portale di self-publishing provveda anche al codice ISBN, altrimenti acquistalo a parte. Ti servirà per essere rintracciabile dalle librerie tradizionali.

b) verifica bene i requisiti richiesti dal sito per creare l’impaginato del libro che dovrà essere caricato sullo stesso sito al momento della creazione del libro: dimensioni, margini, corpo carattere consigliato, dimensione del file, tipo di file supportato).

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TIPOGRAFIA

Questo suggerimento può sembrare una provocazione, ma nel momento in cui un editore ti chiederà dei soldi per pubblicare un libro con lui, allora tanto varrà appoggiarsi a una tipografia. È la strada che consiglio a chi è già conosciuto dal suo target o, al contrario, può facilmente raggiungere i suoi lettori. È il caso di chi organizza corsi o conferenze e vende il suo libro agli eventi oppure attraverso il proprio sito o blog.

Vantaggi del pubblicare un libro stampato in tipografia:

a) Si ha completa autonomia nella scelta della grafica e del prodotto finale (carta, impaginazione, etc).

b) Tolte le spese di stampa e distribuzione, i ricavi dalla vendita sono totali (e spesso anche maggiori di quelli del self-publishing)

c) Si può creare un proprio e-commerce sul proprio sito, senza doversi appoggiare a un sito di terzi, quali quello dell’editore o una piattaforma di self-publishing.

Svantaggi del pubblicare un libro stampato in tipografia:

a) Bisogna affrontare una spesa iniziale per la stampa

b) Tutta la fase di realizzazione del libro è a carico dell’autore, che dovrà in ogni caso farsi aiutare da un correttore di bozze e da un grafico per l’impaginazione, e poi impegnarsi nella distribuzione e promozione del libro

c) Il titolo non sarà automaticamente presente sui principali bookstore italiani. Per ottenerlo, ci si dovrà registrare in un secondo momento.

Consigli per chi decide di pubblicare un libro stampandolo in tipografia:

a) Fai una stima delle copie che prevedi di vendere e cerca di stamparne in numero adeguato. Considera che maggiore sarà la tiratura, e minore sarà il prezzo di stampa del singolo libro.

b) Acquista un codice ISBN.

c) Pianifica bene la fase di promozione e distribuzione del libro, prevedendo un e-commerce sul tuo sito. Se fatto a dovere, questa può essere la scelta vincente.